La digitalizzazione nel nuovo codice dei contratti pubblici
Il primo aspetto innovativo del codice è la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita del contratto di appalto.
Secondo le nuove disposizioni il ciclo di vita digitale dei contratti pubblici deve essere gestito nel rispetto delle disposizioni del codice dell’amministrazione digitale attraverso piattaforme e servizi digitali tra loro interoperabili.
Il nuovo codice dedica tutta la seconda parte alla digitalizzazione. L’“ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale” è gestito dall’ANAC e ha i suoi pilastri nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici, e nel FVOE – Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico.
Rispetto alla procedura attuale, focalizzata sulla digitalizzazione delle procedure di scelta del contraente, la sfida del nuovo codice è quella di ricomprendere l’intero ciclo di vita dei contratti, articolato in programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione.
Altra novità del codice sono i principi generali che vengono enunciati nella prima parte:
Il principio del risultato: destinato ad operare sia come criterio prioritario di bilanciamento con altri principi nell’individuazione della regola del caso concreto;
Il principio della fiducia: criterio interpretativo delle singole disposizioni.
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